Affannarsi a cercarla
quell’effimera consistenza
che individua ciò che sei
anima di purezza
inseguita…immolata
creativa…insostanza
eppure regina…eppure regnante
in quella corsa nella vita
che ti prende a schiaffi sempre
riportandoti a robot
insignificante di ferraglia
…freddo di tocco
morto di te.
E’ l’uccidere se stessi
ogni giorno in ogni pensiero
fuorviante dall’emozione
di quella fantasia che è
portante di voli dentro
che poi…cozzano di realtà
quando strattonato violentemente
riprendi la sembianza antica
che di te non ha nulla proprio.
Quanta ostinazione illogica
come gli adulti sono pieni
di quella dettatura impositiva
d’una retta via così prospettata
nel robottismo automa
che non t’individua in verità
ma mistificazione di essenza
che è libera quando può e vuole…
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