Se questa ricerca filosofica
è finalizzata ad una “ricerca”
rende più completo il percorso
finchè si apra una visione diversa
alquanto spirituale e profonda.
E’ la ricerca per me d’aprire ancora
e di più…il mio spazio interiore
in modo che possa aprire e non chiudere
la dimensione di me che vaga.
Vago negli spazi inesplorati
dell’anima mia e degli altri
trovando in ciò una sofferenza
dell’inadeguato sentire di fronte
alla dimensione di carne dell’essere.
E’ avere antenna pronta
a recepire il male e il bene d’ognuno
non che sia magica dimensione
ma come dono d’avere tra le mani
la potenza d’entrare per dare pace
attraverso il corporeo, anche il mio
e guardo con occhi nuovi quei cassetti
mai aperti mai esplorati mai vissuti
ed è come se…per mano davvero
potessi arrivare a far capire l’immenso
d’ognuno…l’immenso possedere
e la bellezza e la fragilità e le non trovate
e parlo di corrispondenze di questo momento
quando vivi in un corpo in parte tuo
e vivi a volte la vita che non t’appartiene
in un corpo che incapsula e chiude orizzonti…
(1601)
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