Selvaggia è il mio nome
appartengo ad un esemplare
estinto da secoli …
Andavo per boschi a cacciare
mi coprivo di pelli soltanto
col gusto nudo di me
su una pelle bruciata dal sole
su una pelle scorticata dal freddo.
Intorno a me un mondo da scoprire
quasi che…ogni giorno
da una scintilla di me
si potesse creare…quel fuoco
e…forse il fuoco era questo
non due pietre strofinate
ma…creato dal fuoco alchimia.
Come magia appartenere
senza parlare che non serve
senza altro che bisogno d’esistere
spogliato da appartenenze
nudità che è essenza
crudezza che rende l’idea
di quante strutture pesano
rubando la libertà d’esistere
carpendo il sogno d’ognuno
di…poter esistere e sopravvivere
con il solo bagaglio di sè.
Vincere se…si è forti
morire se…si è deboli
è la legge vera
non tutte le sciocchezze che sono
fra noi e il me.
(1340)