E si’…spegnimento totale
di quella scintilla umana
fatta di luce d’anima
fatta di sguardo acceso
fatta d’intelligenza emotiva
fatta di parola scandita.
Un treno che corre
indisturbato nel suo tragitto
su ferraglia rovente
d’un estate alle porte
quando stesso l’umano
percepisce come bellezza
mentre spegne il suo esistere
come individuazione di liberta’
come afferramento di potenza
come singolo andare oltre
si’…di quei malefici aggeggi
usati per imbambolare l”individualita’
usati per distogliere l’appartenere
usati per scansare approcci intellettivi
usati come promiscuita’ eterogenea
mentre il treno scorre veloce
meglio di quelle bloccate esistenze
immerse nella vacuita’ esistenziale
mentre la parola non ha voce
mentre il distratto incute rispetto
di quelle leggi globali di pochezza
languendo la saggezza e la bellezza
nel perpetuare ad ignorarsi
nel continuo fuggire da se stessi.
Tecnologia paranoica e’ li’
a dividere le persone
nel ghetto dell’assenza
da ogni approccio diverso ed unificabile
d’un essere ben altro che…cliccate incisive
mentre la malattia sociale dilaga estesa
nel silenzio che mai e’ cosi’ profondo
mancando quel confronto costruttivo
che appartiene al vero parlare
d’un approfondito quesito unente
nel chiedersi ma…dove andate?
Incontro al gelo che e’ riuscito ad unire
piu’ dell’amore e del confronto
le vite di troppi schematizzati
in quel totale morire in ogni “cliccata” !
Svegliatevi forse si e’ ancora in tempo !
(1769)