L’orizzonte…cosi’ perimetro
d’un infinito che continua
oltre cio’ che s’individua
come se fosse ridimensionato
a qualsiasi possibilita’ conosciuta
che arriva a depistare il senso
di cio’ che puo’ essere d’ognuno
l’illusione d’una certezza
cosi’ ampia di variabili
nella costanza dell’immedesimarsi
nell’aleatorieta’ che si condivide
quando si diventa oscurati
per le ombre appartenenti
cosi’ vicine alle verita’
senza strumenti di capirsi
in quel dimenticare costante
del nostro esistere per qualcosa
senza deviare inseguiti dalle paure
di considerarsi fragili tutti.
L’orizzonte…cosi’ perimetro
pare guardare proprio ognuno
specie quelle barricate persone
che…neanche lo guardano
anzi…ad occhi ormai spenti
sentono solo rimorsi e poi rimpianti
quando nel loro solitario percorrere
s’inoltrano a mai essere degni
nella nostalgia della vita
cosi’ sfiorante ma mai vera di senso
mentre l’orizzonte e’ li’ a sussurrare…
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