La panchina mia, sempre vuota di persone, si è affollata assai
di donne nuove coi vissuti d’ognuna che sono storie di vite
sopravvissute al dolore.
Siamo insieme quattro donne tutte col medesimo destino,
quello infame che toglie l’amore.
Vengon tutte da posti lontani tutte..invece unite nel rac-
contare a raffica l’amore andato via.
Insieme siamo proprio belle Napoli,Roma e Bari.
Ecco il triangolo d’Italia unito per davvero.
Napoli: è sorniona e pacioccosa fuma assai ed è
“annuvolata” e….suda tanto di calore con due figlie
assai chiocce che si rimbalzano nell’amare
a proteggere la madre così rimasta vuota.
Roma: poverella parla e parla facendo rivivere
con l’angoscia la vita sua e..la morte del suo
Alfredo e della sua infanzia e della sua mamma e
dei suoi tanti fratelli scudieri di fortezza.
Bari: discreta e..camminatrice fa chilometri
di passi e parla poco in quella concretezza
ch’è tesoro.Ci coccola con i suoi dolcetti
che mangiamo come a riempirci di tenerezza
ricordandoci altra tenerezza.
Io, non so, son la più giovane e la più lungimirante
contenta assai di poter dire d’esser contenta
della compagnia.
Fra un pò ognuna prenderà le proprie vite tornando
ai propri affetti e a me resteranno il telefono..i libri..
la testa nelle nuvole e nella concretezza e..la pan-
china vuota aspettando il domani quando ci rincotreremo
e saremo le quattro donne unite dall’amaro destino che ci
ha regalato la forma dell’amore grande che forse unisce
lassù i nostri compagni di viaggio perchè può darsi che
saranno lì a confabulare e a ridere di noi che siamo proprio
assai carine..quelle che hanno amato, dato, preso e perdonato
e che sono consapevoli di vita senza maschera e senza rimpianti
ma soprattutto senza rimorsi.
Siate contenti uomini da lassù avete avuto tutto.
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