L’argento…del mare
mosso da brezza
accoglie la mia pace
con un amore d’infinito
che trasporta me stessa
nei luoghi dell’invalicabile
piegata al flusso d’emozione
che m’appaga del tutto.
Circondata da tanto
nell’afflato simbiotico
che lega me stessa ulteriormente
ad esser affascinata
dentro l’attimo proficuo
d’un incondizionato palesato.
Circondata da soffice arresa
son dentro me stessa
son dentro l’immenso
alimentata da tanto silenzio.
La voce dell’anima
e’ desta ed afferrosa
del connubio perfetto
legato ad altro di me
spaziando amica del luogo
in quel senso d’accondiscendenza
all’enorme dettato silente
d’ogni palpito galoppante
quasi che l’affanno di vivere
fuggisse nell’oblio di un senso
allorquando vivificare il sentire
acquista un valore cosi’ elevato…
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