Quanti connubi strani

d’agglomerati umani

uniti dalla superficialita’

che…li accomuna indubbiamente

aumentando quella densa pochezza

…in apparenza d’unione

che in sostanza…non c’e’

che invero…non c’e’.

Paiono uniti da fratellanza

nei bisogni comuni di chiacchiericcio

senza mai essere definiti

in una reale magia d’intenti

in un nascondimento perpetuato

di vera esigenza di comunione.

Paiono uniti nelle parole

in una continua recita

che…non riesce ad essere verita’

nel non affrontarla mai

seppur vicini alla morte

che neanche in questo caso unisce

che neanche sfiora il loro cammino

ancora cosi’ lontano dalla luce.

Paiono cosi’…densi di superficie

che rabbrividisco di quanta e’

mentre mi ritraggo di sgomento

nella totale mia solaggine

che m’aiuta a discernere senza giudizio

l’ipocrisia che dilaga a fiotti

l’ignorare che cio’ che appare

puo’ essere sentito con altro di piu’…

 

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