Che non puo’…

Le voci squillanti di superficialita’

pensano d’espandere un senso

in quell’esibizione di “cosita’ ”

cosi’ vicina ai baratri interiori

perche’ non si chetano mai

di quell’influsso di perdita

che…non puo’…elevare l’uomo

che…non puo’…surclassare l’idealita’

…in quell’idea d’esser felici

ma nello strato appena intravisto

che certo…non puo’…dirsi appagato

dalla fame d’ognuno cosi’ evidente

d’una vita votata allo spreco

…nella mancanza d’emozioni

…nella fuga da cio’ che si e’

…nella direzione opposta alle crescite

…nella ferocia d’esternazione fallata

mentre dentro c’e’ pianto

mentre dentro c’e’ vuoto infinito.

Aumentano man mano d’intensita’

…i suoni assordanti di risate

mai piu’ simbolo di liberazione

in quel vociare urlato di non senso

cercando un’aggregazione apparente

fatta da pettegolii non cinguettii

raggiunti da quella sintonia

fantasma di vera identita’

mentre mi rattristo e mi dispiace

nel sentire tanto disamore espanso

in ogni frase…in ogni risata…in ogni fuga…

 

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