La superficie di te
è quel che vuoi che…di te
…si veda.
E’ un giocare
..far credere che sei
e invece…non sei.
E’ un cilindro magico
e…il coniglio che esce da lì
…impaurito ed applaudito
è…la verità di te.
L’abitudine al nascondiglio
non perdendo mai
…i bisogni veri
in una visibilità falsata
nella costrizione
di un personaggio creato
…per far ridere la gente
…per far piangere la gente
…per prendere in giro…prima te.
Chi sei che tiri i fili di te
…come facendo vivere
quel pagliaccio che sei
che…quando non gioca
è…triste e spento
è…morto l’uomo ch’era
…dentro il pagliaccio
sorridente…con gli occhi spenti
colorato…con la morte dentro
e…finge…e finge
tutta la vita non sarà mai sì…
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