Com’è bella la sensazione
di passar le mani di carezza
…tra l’erba viva di vita
che pulsa di dolcezza
quasi le mani attraversassero
la frontiera del risibile
quasi che le mani concentrassero
un’energia corrispondevole
tra il gesto e l’oltre gesto
che non è affatto innocente
così denso di quantità
che si raccoglie da per sè
nel fruscio movente
che agita il pervaso.
E’ un pervaso di ricchezza
quella che sfiora la pelle
in un palpito di raggio
che attraversa la comunione
tra te e l’infinitezza profusa
da una semplice azione
aprente nella rigogliosità
d’un argentato verde
colpito da luci di sole
che crea nel muovere carezza
l’afferrar anche il raggio di sole
che trapana come mai
l’avvizzir di pelle logorata
da inverno…dal tempo…dal chiuso
mentre il ricordo della primavera
intesse la voglia di tenerezza dentro… (447)